Emiliano De Bianchi, Sport and Fitness Manager
Emiliano De Bianchi, Contatti
Notizia 11/05/2020

PERSONAL BRANDING






“Se non sanno chi sei non ti chiameranno mai! I miracolosi effetti del Personal Branding”.

Qualcuno di voi sta già pensando alla blasfemia, lo so. Ma permettetemi di spiegare, ai non romani, il significato del modo di dire “Chi vò Cristo se lo prega”. In poche parole è uno sprone al fare! A muoversi verso la conquista di qualcosa. Il suo senso più profondo? Se hai bisogno di qualcosa, fallo! Senza star lì a sperare che arrivi qualcuno ad indicarti la retta via o la soluzione.

…ora, redento e purificato dalla metafora utilizzata, cercherò di riportare l’attenzione di tutti sul soggetto del mio scrivere.

Per “diritto di competenza” rimarrò all’interno del mondo del fitness e dell’attività fisica ed in particolare sul modo in cui la comunicazione del nostro settore sta rivoluzionando se stessa… mumble…mumble…mumble…
Niente! Ho cercato mille soluzioni linguistiche per entrare in modo dolce nell’argomento ma non ci sono riuscito, quindi lo dico così come viene, “abbiamo necessità di rivedere il nostro modo di comunicare verso l’esterno!”.

Perché? Per esempio perché, almeno in un primo momento, saranno sempre meno i clienti a venire da noi ma noi ad andare da loro (almeno virtualmente). Perché se prima la “prossimità sociale” ci permetteva il contatto diretto e la nostra principale vetrina era la palestra, oggi più di prima (e ancora domani e dopo ecc.) le persone ci cercheranno anche con altri strumenti, ad esempio sul web. Questo motivo ci deve spingere a migliorare la percezione di noi nel nostro cliente finale e cioè dobbiamo migliorare il nostro “brand”.

Ma cos’è il “branding”? La definizione che bene descrive questo concetto, tradotta dal Business Dictionary, dice più o meno così: “Il processo consiste nel creare un nome ed un’immagine unici per un prodotto nella mente dei consumatori, principalmente attraverso campagne pubblicitarie con un tema coerente. Il marchio mira a stabilire una presenza significativa e differenziata sul mercato che attiri e mantenga fedeli i clienti”.

Ora se pensiamo al Personal Trainer come azienda che eroga un determinato prodotto/servizio, allora in quanto tale, avrà necessariamente bisogno che il brand (marca) sia forte, e in questo caso parleremmo di “Personal Branding”.

Il concetto di Personal Branding è decisamente molto complesso ed articolato per essere spiegato nelle poche righe di un articolo. L’idea vuole essere quella di aprire spunti di riflessione personale che portino cambiamenti e rendano più efficaci alcuni processi di comunicazione sia interni che esterni.

La prima cosa che va ricordata è che tutto quello che viene fatto e detto “è” Personal Branding. Quello che si dice, il modo in cui si dice, come ci si veste, i valori che si portano avanti e la continuità con cui lo si fa, la coerenza con essi, il focus col quale vengono perseguiti ecc. Il Personal Brand è quello che le persone pensano, dicono e provano su di noi e sui nostri servizi. Un anonimo ha detto: “Le persone dimenticheranno quello che hai detto. Dimenticheranno quello che hai fatto. Ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire”.

Quindi il Branding e il Personal Branding hanno a che fare soprattutto con la sfera emozionale. Le persone sceglieranno il professionista al di là del prezzo dei servizi, al di là dell’essere belli o brutti. Alla base di quelle scelte ci saranno meccanismi soprattutto basati sulla “fiducia”.

Un primo errore è quello di confondere il Branding con il Marketing. Mentre quest’ultimo è un complesso sistema di scelte strategiche che riguardano comunicazione, posizionamento, modalità di pagamento e tanto altro ancora, il Branding è a monte! È, passatemi il termine, il collante che permette al marketing di sviluppare a pieno le potenzialità del prodotto.

Altro errore da non sottovalutare riguarda “logo” ed “immagini coordinate” che spesso purtroppo vengono confuse per il Brand. È vero che se ben strutturate sono qualcosa che rendono identificabile con facilità un’idea un prodotto ma è altresì vero che, senza i contenuti giusti, rimangono solo una bella scatola senza nessuna sorpresa dentro.

Una altra frase che rende bene l’idea dice: “Ricorda bene, se sei uguale ad un altro professionista, uno dei due non serve!”.

Se ci si riesce a distinguere dagli altri, il prezzo, la distanza ed ogni difficoltà, passeranno in secondo piano. Se ci si riesce a distinguere, le persone vorranno lavorare con noi e solo con noi, non con uno qualunque.

I nostri clienti verranno da noi perché possiamo risolvere loro un problema. Perché le nostre competenze permetteranno a quella persona di raggiungere i propri obiettivi.

Se è vero che il Personal Brand di ognuno di noi è il “percepito”, è quello che la gente percepisce di noi, dobbiamo sempre tenere a mente tre parole e fare in modo e maniera che siano sempre strettamente interconnesse tra loro: Focus, Credibilità e Reputazione.

Vediamole velocemente una per una.
Il Focus è “la capacità di orientare e mantenere costantemente e coerentemente l’attenzione e le intenzioni su un obiettivo ben definito”. Ma non solo. È anche “la capacità di attuare e condurre quelle competenze e quei processi che guidino verso il raggiungimento dell’obiettivo”. Le persone quando cercano un professionista lo fanno per trovare una risposta precisa ad una specifica domanda e, se si è capaci di definire questo con chiarezza, i potenziali clienti sapranno con chiarezza cosa aspettarsi e si rivolgeranno a “quel” professionista, cioè a noi.

La credibilità cammina sempre a braccetto con noi ed è parte integrante del nostro lavoro. Se è buona, il più delle volte sarà lei a sbilanciare le scelte degli altri a nostro favore…se è meno buona…sbilancerà quelle scelte sulla credibilità di qualcun altro! Non si tratta affatto di un valore ricevuto in eredità che ci si ritrova tra le mani ma bensì della risultante di diversi fattori che, come in una equazione matematica, daranno quella risultante. Buona o cattiva, le variabili ce le mettiamo noi!

La reputazione è il nostro “biglietto da visita” e ci precederà sempre! Qualunque cosa faremo lei sarà li prima di noi! Lavorerà per noi nel bene e nel male prima che possiamo aprire bocca! Per questo dobbiamo allenarla, condurla dove vogliamo che stia e farle dire ciò che vorremmo!

Questi, a mio parere sono i tre pilastri, il terreno più fertile dove piantare il seme del nostro Brand e farlo crescere rigoglioso.
La “coerenza” è l’acqua con la quale irrigheremo quel terreno. Sarà acqua che deve scorrere H24. Mentre lavoriamo (quando siamo on-line), quando non lavoriamo (off-line), che sia in palestra, sui social ma anche quando non esercitiamo direttamente, al mare, in montagna o magari fuori a cena con gli amici. Insomma dovremmo rappresentare sempre (il più possibile) quello che i nostri clienti cercano in noi.

Oggi è il momento giusto per riportare l’attenzione su questo tema.
Siamo pronti per ripartire dopo un brutto momento.
Sarà complicato, questo è poco ma è sicuro ma è l’unico momento che abbiamo.

Quindi tornando all’incipit dell’articolo, datti da fare in modo tale che non appena si alzeranno le serrande il primo articolo in vetrina sarà il tuo.

Se vuoi approfondire l’argomento scrivimi a info@emilianodebianchi.it .



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