Emiliano De Bianchi, Sport and Fitness Manager
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Notizia 23/05/2025

ANTIAGING QESTA SCONOSCIUTA





Come anticipato la scorsa settimana eccomi a continuare l’approfondimento su alcuni concetti fondamentali riguardo l’ormai utilizzatissimo termine “antiaging” e come questo sia una traiettoria verso la quale posizionare la barra del timone dei nostri club e servizi.
Prima di entrare nello specifico con i prossimi articoli diventa necessario fare un pochino di chiarezza sul termine “antiaging”, il suo significato e a chi potenzialmente può interessare questo approccio all’attività fisica. Fatta questa piccola premessa, iniziamo.
Il termine 'antiaging' circola sempre più frequentemente ed è spesso associato a creme miracolose, a trattamenti costosi o qualcosa espressamente rivolto a chi ha già superato una certa età. Ma cosa significa veramente? Lungi dall'essere una formula magica per fermare il tempo, l'antiaging rappresenta un approccio olistico e proattivo alla salute e al benessere, con l'obiettivo non solo di vivere più a lungo, ma soprattutto meglio e in salute. È un concetto che tocca da vicino il mondo del fitness, un settore che sta vivendo una iniziale trasformazione verso questi ambiti: da luogo di mero allenamento fisico a baluardo della 'active aging'.
Prima cosa, attenzione a tradurre letteralmente il termine 'Antiaging' con 'contro l'invecchiamento”. A mio parere temini più appropriati potrebbe essere 'healthy aging' ma sicuramente il primo “si vende” meglio. Si tratta di un insieme di strategie e interventi volti a rallentare il processo di invecchiamento biologico, prevenire le malattie croniche legate all'età e mantenere la qualità della vita, l'autonomia e le funzioni cognitive e fisiche il più a lungo possibile. Tutto questo è “prevenzione”, ovvero si crea un ambiente (psico-fisico) nel quale, adottando una serie di comportamenti virtuosi, si abbatte di molto il rischio del manifestarsi di alcuni fenomeni (non è data certezza che quei fenomeni si verifichino comunque). Non è una lotta contro il tempo, ma una sua gestione ottimale per massimizzare il benessere in ogni fase della vita.
Contrariamente a quanto si possa pensare, l'antiaging non è un tema che riguarda solo la terza età. Anzi, le fondamenta per un invecchiamento sano si gettano ben prima, già dopo i trent'anni!... già… ed è proprio in questa fase che è cruciale adottare un approccio proattivo, agendo sullo stile di vita per prevenire l'insorgere di problematiche future e preservare la vitalità. Pensare all'antiaging da giovani significa investire sulla propria salute a lungo termine.
L'antiaging è un puzzle complesso in cui ogni tessera è fondamentale. Non esiste una singola soluzione, ma un insieme di abitudini virtuose che, sinergicamente, contribuiscono a contrastare i processi degenerativi.
In primis l’alimentazione. Una dieta equilibrata, ricca, varia e bilanciata è il fondamento principale per un corpo che invecchia bene. Per questo esistono i Nutrizionisti. Poi c’è “l’igiene del sonno”. Dormire a sufficienza e con qualità è spesso sottovalutato, ma è durante il riposo che il nostro corpo ripara i danni e si rigenera. La privazione cronica del sonno accelera l'invecchiamento cellulare. A seguire l’allenamento. L'attività fisica regolare è un pilastro importantissimo per l'antiaging. I suoi benefici si estendono a ogni sistema del nostro organismo. Contribuisce a: mantenere la massa muscolare e la forza, migliorare la densità ossea, migliorare la salute cardiovascolare, regolare il metabolismo, stimolare la funzione cognitiva e a ridurre lo stress e migliorare l'umore. L'attività fisica regolare è, in sintesi, una politerapia preventiva e curativa per una vasta gamma di patologie legate all'invecchiamento.
Un piano di allenamento antiaging non è un approccio 'taglia unica'. Deve essere personalizzato e progressivo, sviluppato in base dell'età, del livello di fitness attuale e delle eventuali patologie.
Ecco che per i trenta/quarantenni il focus è su forza, resistenza cardiovascolare e flessibilità per costruire una solida base, per i cinquanta/sessantenni l’obiettivo si sposta sul mantenere la forza e la massa muscolare diventa prioritario. L'allenamento a bassa intensità ma costante può essere molto efficace. Cosa ancora diversa sarà per gli over 70 dove l’'enfasi si sposta sulla mobilità, sull'equilibrio, sulla forza funzionale e sulla resistenza. In tutte le fasce d'età, è fondamentale variare gli stimoli e includere allenamenti che coinvolgano diverse capacità motorie. Il ruolo del personal trainer diventa centrale per guidare l'individuo in un percorso sicuro ed efficace.
Concludendo possiamo affermare che l'antiaging non è un miraggio, ma una realtà costruibile giorno per giorno, con scelte consapevoli e un impegno costante. I centri fitness, con la loro competenza e le loro strutture, hanno la responsabilità e l'opportunità unica di diventare i veri punti di riferimento nella 'active aging', offrendo programmi su misura e un supporto professionale.
Nelle prossime settimane, approfondiremo ulteriormente questi argomenti, analizzando strategie, modelli per aiutarvi a posizionare i vostri club all'avanguardia in questa, ormai certa, evoluzione del benessere.



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